Siamo in un paesino della provincia di Alessandria: una Vespa sfreccia tra le strade che tagliano in due la campagna. Che sia estate o inverno, il vespista passa senza curarsi troppo delle condizioni meteo: sole o neve, poco cambia. Quel vespista si chiama Marco e spesso, quando il tempo lo permette, sulla Vespa non c’è solo lui ma anche Babbà, un carlino nero che ormai è abituato a fare da passeggero visto che Marco lo porta con sé fin da quando era un cucciolo. Basta un cenno e Babbà salta sulla pedana, entra nella apposita gabbia (omologata!) ed è pronto a partire.

Un Vespista anomalo: sempre in viaggio, anche tra la neve

marco e babbà Marco, oltre ad aver viaggiato in lungo e in largo con la sua Vespa (su sul curriculum da Vespista c’è anche Cabo da Roca, in Portogallo) è uno di quelli che non si sognerebbe mai di sospendere l’assicurazione della Vespa con l’arrivo dell’inverno, per il semplice fatto che l’inverno è la sua stagione preferita…e i viaggi verso i motoraduni invernali sono la naturale conseguenza di questa preferenza per i mesi più freddi. << Ho sempre amato il periodo invernale, le basse temperature, i paesaggi innevati e quindi ho pensato, perché non abbinare la mia passione per la Vespa a quella per l’inverno?>>. 24252323_10214966072970285_1723648691_n Tutto è iniziato nel 2012, con la prima partecipazione di Marco all’Elefantentreffen, raggiunto con una Vespa 50: <<Mi si è presentato davanti agli occhi un paesaggio che non avrei mai immaginato! Una distesa di tende e fuochi fumanti con una marea di motociclisti provenienti da ogni dove e con veicoli che mai avrei immaginato. Quella scena mi rimarrà impressa per tutta la vita. Io con la mia vespa stracarica di bagagli di cui il 50% non ho utilizzato. Gente vestita in maniera assurda con pellicce e copricapi da vichinghi! Sembrava di esser sbarcati su un altro pianeta...>>. DSCN0167 Quella di Marco per la Vespa è una passione che nasce in lui già da ragazzino, anche se per acquistare il suo primo mezzo ha dovuto aspettare di iniziare a lavorare. Una volta messa in box la prima Vespa, si è fatto forse prendere un po’ la mano visto che ora fanno bella mostra nel suo garage una Vespa PX 125 (la sua preferita tra le tre) una Vespa PK50s e una Vespa 50 Special. Viaggiare con la Vespa è un’esperienza completamente diversa rispetto al viaggiare con una moto da turismo: <<la Vespa è stata sempre vista come il mezzo per i piccoli spostamenti in città o brevi gite fuori-porta>> ci spiega Marco. 18379486_10213018833610518_699972362_o (1) <<La differenza con la moto è soprattutto la velocità di percorrenza, perché con la Vespa hai una velocità tale che riesci a goderti il paesaggio che ti circonda al 100%, riesci a percepire anche i profumi che ti circondano. Farlo in inverno significa anche apprezzare questa stagione che molti reputano "brutta", ma vi posso assicurare che con l'attrezzatura giusta la si può godere a pieno>>. Ovviamente, per affrontare viaggi di questo tipo in sicurezza, la Vespa ha subito alcune modifiche apportate direttamente da Marco (che, per la cronaca, nella vita fa tutt’altro lavoro). <<Ad esempio, ho montato pneumatici tubeless e ho installato un impianto di illuminazione alternativo. Anche la sella e il portapacchi sono stati modificati, mentre il motore ha subito qualche piccola modifica per renderlo più performante e resistente>>. marco de musso sterrato Tra tutti i motoraduni invernali, il preferito da Marco è <<sicuramente il Tauerntreffen, soprattutto per il viaggio e la difficoltà nel raggiungerlo. Siamo sui monti Tauri in Austria, il raduno si svolge presso un rifugio a quota 1725m/slm e per arrivarci si percorre una strada di quasi otto chilometri completamente in salita con pendenze superiori al 10% (tanto che viene utilizzata come pista da slittino e a una certa ora chiude). Arrivati in cima si respira una quiete indescrivibile. Sei assorbito da un paesaggio stupendo, pini maestosi innevati e panorami mozzafiato.>> 28555198_10215743427003650_269260644_o Certo, non sempre tutto va per il verso giusto. 2014, Marco e il suo gruppo della "Stange Gang" doveva raggiungere il Tauerntreffen. <<Non avevamo letto bene il sito internet che avvisava dello spostamento del raduno presso un altro rifugio su un'altra cima dei monti Tauri. Conclusione, dopo aver percorso sotto la bufera di neve la salita al rifugio siamo arrivati e non abbiamo trovato nulla, silenzio e buio! Ci siamo guardati in faccia e dopo qualche secondo di panico siamo scoppiati a ridere! Bene torniamo indietro e saliamo sull'altra montagna! Doppio Tauern! Infatti portiamo una toppa capovolta in ricordo di quell'episodio>>. Dopo tutti questi raduni invernali viene spontaneo domandarsi qual è il viaggio che Marco non ha ancora fatto ma che prima o poi vorrebbe fare. <<Il sogno nel cassetto è quello di viaggiare in Siberia. Una zona che mi ha sempre attirato e spero un giorno di poterci andare, magari viaggiando su una Ural (che è anche il mio grande sogno motociclistico) partendo da casa arrivando fino in Russia per poi percorrere la pianura della Siberia Occidentale.>> Per chi volesse saperne di più su Marco e sulle sue avventure: www.vespadinverno.it