Gaetano Scirè è uno di quelli che va in moto nel modo in cui tutte le mamme/fidanzate/mogli sconsigliano: impenna, non va piano e fa il pazzo.
Ma lo fa in totale sicurezza, grazie ai prodotti OJ. Gli abbiamo fatto qualche domanda per capire un po' di più del mondo dello stunt, che sta raccogliendo sempre più seguaci.
Vuoi saperne di più? Continua a leggere!
Alla scoperta di una delle sfaccettature meno conosciute del motociclismo: lo stunt
OJ: Ciao Gaetano! Innanzitutto, per chi non ti conoscesse...quanti anni hai?
Gaetano: 24
OJ: Quando hai iniziato ad andare in moto?
G: Ho iniziato ad andare in moto all’età di diciassette anni.
OJ: Qual è stata la tua prima moto?
G: Una
Honda CBR 600F 4i
OJ: Che moto utilizzi per lo stunt?
G: Al momento utilizzo una Kawasaki Ninja 636 del 2003 modificata ad hoc.
OJ: Quali modifiche sono state fatte per adattarla alla disciplina?
G: Come prima cosa la moto è stata tutta scarenata. Oltre alla ciclistica, completamente rivista, è stata cambiata la corona (ora da sessanta denti) così come il pignone, sostituito con uno con due denti in meno. Grandi modifiche anche alla pinza freno posteriore, sostituita con tre pinze radiali: due pinze vengono gestite da un comando sul manubrio, mentre la terza viene gestita dal classico freno a pedale. In più il disco freno posteriore è stato sostituito con uno da 320 mm, l'impostazione di guida è stata modificata con un manubrio da naked anziché i semi manubri. Ho sostituito le pedane passeggero con delle pedane fisse e più robuste e infine la "wheel bar" una sorta di barra anti ribaltamento per quando si impenna e che protegge il codino. Ultimo, ma non meno importante, i "crash cage". Sono delle gabbie in ferro che vanno attaccate sui fianchi della moto per evitare vari danni al telaio e motore quando si cade
OJ: Com’è nata la tua passione per lo stunt?
G: È partito tutto anni fa con un motorino...
OJ: Quanto ti alleni?
G: Purtroppo devo riuscire a incastrare gli allenamenti con il lavoro, quindi circa una volta alla settimana.
OJ: In cosa consiste un allenamento standard?
G: Un allenamento
standard consiste in mezz'ora di stretching dalla spalle alle gambe per prepararsi all’allenamento vero e proprio. Finito lo stretching si sale in sella per circa mezza giornata con pause da quindici minuti, con l'obiettivo di eseguire tutti i trick imparati e provarne di nuovi
OJ: Qual è il tuo trick preferito?
G: Tra tutti sicuramente il Jorian jump
OJ: Qual è il trick che vorresti migliorare?
G: Il Baldini Trick (N.d.r.lo stuntman, impennando, sta in equilibrio con i piedi sul lato della moto mentre tiene la forcella con le mani...insomma, una robetta facile facile)
OJ: Chi è il tuo stuntman preferito? Quello a cui ti ispiri
G: il mio preferito è Mike Jensen, danese, uno dei riders più forti in Europa
OJ: Che consigli daresti ad un ragazzo che vorrebbe iniziare con lo stunt?G: In primis le protezioni: partendo dal casco, che deve essere di ottima qualità, fino al jeans tecnico, come quelli di OJ (che mi supporta fin dall'inizio). Molto imporanti anche i guanti che devono proteggere ma non devono assolutamente togliere sensibilità alle mani. Anche le scarpe (o gli stivali) devono garantire protezione e libertà di movimento. Non dimentichiamo infine il paraschiena, perchè questo sport è molto rischioso e bisogna sempre essere protetti al meglio.
Oltre all'abbigliamento, una cosa che consiglio vivamente è fare un'ottima manutenzione e preparazione della moto: non andate a raccattare pezzi mal funzionanti in giro, perché anche se in questo sport non ci sono altissime velocità ci si fa male comunque. Se un comando o qualcos'altro non dovesse funzionare bene i rischi di farsi male sono molto alti!
In ultimo, allenatevi SEMPRE in aree private e non per strada.
OJ: Qual è il più grosso spavento che ti sei preso facendo stunt?
G: Ero agli inizi, con la mia prima moto, ovvero il CBR F 4i. Facendo un'impennata da seduto, ad un certo punto mi sono ritrovato con la moto che per un malfunzionamento rimaneva accelerata a tutto gas...senza riuscire più a chiuderlo.
OJ: L’infortunio più grave che ti sia mai capitato?
G: Di infortuni ne ho avuto tanti tra fratture e cicatrici, ma il più grave è stato alla spalla circa due anni fa quando mi sono lussato la clavicola...tutt'oggi mi porto dietro ancora qualche dolorino.
OJ: Qual è la protezione MUST che uno stuntman motociclista dovrebbe sempre indossare?
G: Ovviamente il casco e il paraschiena, ma tutte le protezioni sono tutte importanti. Diciamo che secondo me queste due sono essenziali sia per andare in giro in strada sia per iniziare con lo Stunt.
OJ: La soddisfazione più grande che ti ha dato lo stunt?
G: Me ne ha date tante, sicuramente la più grande è stata poter partecipare al programma televisivo Italia’s Got Talent.
OJ: Hai altre passioni oltre lo stunt?
G: Sì, quando arriva il periodo invernale mi piace andare in snowboard e abitando in Svizzera mi è facile praticare questo sport.
OJ: Qual è il prossimo contest a cui parteciperai?
G: Il prossimo sarà all'Expo di Verona del 2019.
Vi lasciamo con un video dove Gaetano ci fa vedere qualche suo trick...buona visione!
https://www.youtube.com/watch?v=cUwEspgyAxk