Dicevamo che l'indomani ci avrebbero aspettato un paio di sorprese. La prima sorpresa è la quantità di acqua che ci accompagnerà fino a Spalato, dove prenderemo il traghetto che ci ripotertà in Italia, ad Ancona. Non ha mai smesso di piovere per tutto il tragitto da Sarajevo fino a Spalato, l’unico attimo di tregua è stato al porto di Spalato, ma ormai era tardi visto che eravamo già arrivati a destinazione. Solcare le valli intorno alla capitale bosniaca con la pioggia dirotto non è proprio il massimo, viste anche le condizioni dell’asfalto non proprio ottime (molto scivoloso), ma il senso di avventura del viaggio ne ha di sicuro giovato. La seconda sopresa è la conoscenza di un croato mentre stavamo uscendo dalla città lungo l’arteria principale. Stavamo uscendo da Sarajevo a velocità codice, quando all’improvviso un motociclista con una Kawasaki ER-6 e una montata radio sul manubrio con il volume altissimo si avvicina a noi e ci urla di accostare al più presto. Ci fermiamo al benzinaio e facciamo amicizia col misterioso motociclista, che gentilissimo ci dà qualche dritta su quale strada imboccare per raggiungere Spalato (visto che anche lui stava andando in quella direzione per raggiungere la sua casa sull’isola di Hvar) e ci farà da guida per tutto il percorso. Durante il viaggio ci fermiamo a bere un caffè con lui e ci racconta la sua storia da abitante a Sarajevo ai tempi della guerra ad emigrante in america. Cosa fa la passione per le moto: in un attimo ti senti in sintonia e ti racconti, solo chi si sente partecipe di questo mondo riesce a fare cose del genere. Ci imbarchiamo sulla nave diretta ad Ancora e sfruttiamo il tragitto per sistemare foto e video, con un traghetto insolitamente deserto. Avendo fatto pochi km, decidiamo di allungare il rientro passando per il delta del Po e sbucare nel mantovano attraversando la  valle del Mincio. Purtroppo il tempo era ristretto, ma questi luoghi meritano una visita ben più approfondita, ci ritorneremo di sicuro. Ah dimenticavo...anche oggi piove! Prendiamo l' autostrada a Desenzano del Garda e via per gli ultimi km prima di raggiungere casa (insolitamente -ma ormai direi inutilmente- all’asciutto) Il resoconto del viaggio direi che è più che positivo, sia dal lato moto che dal lato luoghi che abbiamo visitato essendo ricchi di storia. A dispetto di molti detrattori che danno le nostre moto adatte solo a fare pochi km, si sono comportate egregiamente non avendo mai avuto nessun tipo di problema e consumando davvero poco (circa 19-20 km/l). Se la vostra domanda è: ”ritorneresti in questi posti?”, la nostra risposta sarà  “sicuramente si, ma con qualche giorno in più”. Alla prossima!