Tutti i motociclisti amano esplorare, e tutti i motociclisti hanno i loro luoghi del cuore.
Andrea non fa eccezione: nelle sue vene scorre sangue pugliese, e le gomme della sua Ducati Scrambler hanno solcato (e solcano) strade asfaltate e non, attraverso paesaggi che non possono rimanere inosservati.
Ci siamo fatti raccontare un itinerario breve, fattibile anche in giornata, attraverso questi luoghi magici che sanno di storie antiche, di natura incontaminata e di libertà.
Non solo mare: la Puglia è molto di più. Andiamo alla scoperta di questa meravigliosa regione, tra storia e natura
La Puglia è una terra ricca di colori, di profumi, di sapori, di suoni e di forme,
in grado di deliziare tutti i sensi.
Ogni suo anfratto sembra essere stato in qualche modo “addomesticato”, ma ci sono scorci che conservano comunque un fascino degno dei luoghi più selvaggi.
In questo itinerario vorrei portarvi qui, nella mia terra, la Puglia.
Terra a lungo abitata anche da
Federico II, che ne fece la sua casa, testimoni i diversi castelli da lui abitati. A tal proposito, ho deciso di allungare l’itinerario facendolo sconfinare di poco in Basilicata, luogo dove è presente un altro castello a lui caro, quello di Monteserico.
Ma andiamo con ordine.
L’itinerario parte dal lago lucano di Frontefusio e dal bosco che ne fa parte, una vera e propria oasi dove è possibile perdersi al suo interno grazie ad una strada bianca che lo attraversa.
Lasciato il lago, puntiamo il manubrio verso il castello sopra citato.
Percorrere queste strade in questo periodo è quanto mai azzeccato, dato che in primavera
le colline risplendono di un verde smeraldo tant’è che il paesaggio ricorda quello irlandese.
Qui è inutile andar forte: le strade sono secondarie, e sono quelle che più permettono di godersi il verde attorno. Spesso sono malmesse, si deve essere sempre pronti a trovare qualche buca e ci si deve aspettare che l’asfalto termini in favore dello sterrato. Ma è proprio quello io cerco, la mia Scrambler asseconda questa voglia e difatti la strada per il castello si fa bianca e la guida in piedi è necessaria.
Il castello di Monteserico è un altro baluardo di Federico II poiché sarebbe stato un ottimo punto di osservazione per i rapaci a lui tanto cari.
Edificato dai Normanni tra l'anno 1000 e il 1100 e posto sulla cima di una collina a circa seicento metri d'altezza, consentiva un controllo ad ampio raggio dei territori circostanti.
Da qui l’itinerario punta verso la Puglia, poco distante e ben visibile dalla fortezza appena visitata.
Il confine tra le due regioni è definito dal
lago di Serra del Corvo (o lago Basentello) sulla quale diga passa il tragitto.
La diga, costruita nei primi anni '70, ha un'altezza di circa trentacinque metri e, con lo sbarramento del torrente Basentello, ha dato vita a questo lago che ospita diverse specie faunistiche .
Incorniciato da un paesaggio bucolico, il lago trasmette la sensazione di essere totalmente immersi nella natura (e in effetti lo siamo...).
Qui si iniziano ad intravedere come puntini nel verde le
singolari case coloniche della riforma agraria del dopoguerra, riforma che avrebbe dovuto suddividere i latifondi in favore di meno vasti appezzamenti terrieri da affidare a mezzadri; poderi dotati per l’appunto di unità abitative oggi però semi abbandonate, che conferiscono al paesaggio un aspetto molto particolare.
L’itinerario continua tra vasti campi in fiore verso l’abitato di
Poggiorsini,
altresì chiamato
Balcone di Puglia. E’ facile comprendere il perché di questo appellativo: il panorama è di un'estrema bellezza e varietà grazie alla presenza di vette, distese pianeggianti e numerosi corsi d’acqua.
Il paese di Poggiorsini prende il nome dalla famiglia Orsini, che un tempo dominava sul territorio. Con poco più di 1500 abitanti è il più piccolo centro abitato della città metropolitana di Bari.
L’altopiano delle Murge è anche terra di passaggio di una ferrovia, oggi dismessa, che collegava la Campania alla Puglia. Ne sono ancora testimoni i binari che serpeggiano tra queste colline, mentre gli avvallamenti del terreno sono spesso superati da ponti ancora perfettamente conservati.
Il più spettacolare è sicuramente quello in agro di Spinazzola chiamato
ponte dei ventuno archi.
Un’iscrizione recante sul ponte lo data al 1891, e i suoi ventuno archi lo rendono molto spettacolare.
Da qui puntiamo verso un’altra particolarità del parco dell’alta Murgia, davvero unica: le
cave di bauxite nei pressi di Spinazzola.
Alte pareti di roccia, profondi canyon e soprattutto un terreno rosso:
sembra di essere nella Monument Valley, in America, ma ancora una volta è la Puglia che ci lascia a bocca aperta.
Le cave vennero scoperte nel 1935 e sfruttate negli dagli anni '50 fino agli anni '70, fin quando il mercato estero risultò più vantaggioso dell’estrazione.
La miniera rimase quindi in disuso e lasciata in abbandono, ma negli ultimi anni è diventata meta di escursioni a piedi, in bici, fino a diventare set di alcuni spezzoni di film che ritrovano qui la stessa ambientazione del far west.
L’itinerario punta verso il cuore dell’alta murgia, saliamo di qualche centinaio di metri fino a raggiungere uno dei punti più alti, nell’agro di Minervino.
Qui spesso il vento la fa da padrona, e negli anni non si è fatta attendere la creazione di un parco eolico per produrre energia pulita.
Proseguiamo la visita al parco, scendendo nuovamente di quota in modo tale da avere il costone murgiano alla nostra sinistra, dirigendoci verso la meta finale. Siamo a fine della primavera, momento in cui il verde delle colline inizia a lasciare posto al giallo dei campi di grano. Ci sono ancora scorci verdi,
ma il vero protagonista è il rosso dei papaveri, che regalano viste davvero uniche: è il red carpet della mia terra!
Nei secoli numerosi sono stati i punti di osservazione costruiti dagli abitanti di questa terra.
Ne sono la dimostrazione i ruderi del
castello del Garagnone: semidistrutto nel diciottesimo secolo è definito invisibile poiché costruito in perfetta simbiosi con la natura, e ha svolto un’importante ruolo di difesa nel regno normanno.
L’itinerario si chiude con uno dei castelli più importanti d’Italia, sito UNESCO:
Castel del Monte.
Fatto costruire da Federico II di Svevia nel XIII secolo, domina, con la sua massiccia struttura ottagonale, il tratto delle Murge occidentali situate a diciotto km da Andria.
Considerato universalmente un
geniale esempio di architettura medievale, Castel del Monte in realtà unisce elementi stilistici diversi, dal taglio romanico dei leoni dell’ingresso alla cornice gotica delle torri, dall’arte classica dei fregi interni alla struttura difensiva ell'architettura fino alle delicate raffinatezze islamiche dei suoi mosaici.
Non solo mare, quindi, in Puglia.
Basta spostarsi di cinquanta, cento chilometri dal suo capoluogo per raggiungere posti meno conosciuti, vere chicche per intenditori che vogliono lasciare le mete più blasonate per cercare
destinazioni più particolari, che rallentano il ritmo e che lasciano godere occhi e cuore.